Chissà perché stamani avrò pensato
al mondo piccolo nel quale sei vissuto.
Di quei trent'anni passati con i tuoi,
poco si sa e nessuno parla mai.
Eppure i giorni eran lunghi come ora,
anche per Te era mattino e sera.
Nazareth dormi, dormi ancora
ma c'è uno che vive e attende l'ora.
Sotto uno sguardo di madre e di bambina
come un racconto il tempo Tuo volava
tra quei giocattoli di legno fatti a mano
fatti da un uomo che fu il primo cristiano
che non sapeva e non volle sapere
perché era giusto e visse nella fede.
Nazareth dormi, dormi ancora
ma c'è uno che vive e attende l'ora.
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I tuoi vestiti tessuti da Maria,
dei fili in croce segnavano una via
e quella trama legava terra e cielo
e si tesseva del dolore il velo.
Nazareth dormi, dormi ancora
ma c'è uno che vive e attende l'ora.